Flussi migratori

Immigrati

  • La circolazione degli esseri umani dovrebbe essere libera. E i flussi migratori di oggi non sono liberi, ma forzati (per varie cause di cui alcune conosciute altre oscure). Inoltre alla libertà di circolazione deve corrispondere anche la libertà di accogliere o no. Cioè “io devo essere libero di bussare a qualsiasi porta, tu devi essere libero di aprire o no, e a chi decidi tu”. Nessuno può imporsi in casa d’altri. Quindi ci deve essere convenienza reciproca o comunque volontà reciproca. Ci deve essere un’accettazione ed uno scambio umano. La morale non può essere imposta, ma ognuno deve sentire la propria coscienza. Quindi ognuno dovrebbe poter decidere liberamente se, e a chi, fare beneficienza e solidarietà. La morale non può essere imposta
  • Ognuno dovrebbe poter restare a casa propria, nella propria terra, con i propri affetti e non essere costretto ad emigrare.
  • Nel caso in cui ci trovassimo in una situazione di non rispetto dei punti 1 e 2, che ormai è la normalità purtroppo, allora: a) La decisione sarà singola, pur risultando evidente che sarebbe giusto cercare di aiutare queste persone, cioè accoglierli in modo adeguato, e l’accoglienza di oggi non è adeguata, non è dignitosa per degli essere umani b) Discriminare preventivamente chi accogliere e chi no in modo autonomo ed insindacabile c) Con l’obiettivo ultimo di farli rientrare al più presto a casa loro appena si siano ripristinate le condizioni idonee per farlo, perché questo è il loro desiderio. Sarà quindi un’accoglienza transitoria.  d)  Nel frattempo l’ospite dovrà rispettare tutte le regole di chi lo ospita, pena l’immediata espulsione (a calci in culo) visto che sta ricevendo un favore. e) Dovrà essere accolto come uno della comunità, dovrà collaborare, ed essere inserito in una graduatoria nazionale, in cui però occuperà l’ultimo posto, per il semplice motivo che è arrivato per ultimo. Ciò non costituisce discriminazione ma anzi è una forma di integrazione in quanto oggi non sono proprio in graduatoria, neanche dopo l’ultimo, o viceversa si verificano forme di discriminazione al contrario in cui chi ospita subisce l’ingiustizia e la prevaricazione, creando così, fra l’altro, i presupposti per una guerra civile tra poveri. Ogni buon padre di famiglia ha il dovere di dare da mangiare ai propri figli innnanzitutto, altrimenti è il peggiore dei padri
  • In sostanza si evidenzia che “loro” sono vittime come noi, quindi siamo potenzialmente alleati e dovremmo cercare di esserlo, per uscire insieme da un sistema che ci vuole schiavi.
  • Ulteriori considerazioni possono essere fatte in merito alle cause di queste migrazioni “forzate”, ma le lascio ad un eventuale approfondimento, qualora fosse necessario, visto che ormai le possiamo intuire tutti.

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