Autore: Pasquale
L’egemonia del branco: perchè i progetti di comunità falliscono
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Il frattale, che vedete nell’immagine, è il simbolo del pensiero multiforme. Il suo opposto è il pensiero sempre uguale a se stesso, tipico di chi ha sempre una risposta pronta, definitiva e tranciante su ogni fatto. Possiamo invece rappresentare questo tipo di pensiero con due rette parallele.
Molte persone si auto-convincono dell’assoluta verità delle loro asserzioni, scambiando la loro nettezza con la verità. Cadono nel fanatismo.
Chi ha questo pensiero fanatico, da tifoso, non riesce a rendersi conto che invece il proprio pensiero è solo un punto di vista, una visuale sulla realtà.
Il proprio punto di vista viene assolutizzato, negando validità ad ogni altro pensiero.
Il risultato è l’intolleranza verso chiunque esprima un’idea che non rientra nei propri schemi mentali.
Paradossalmente, invece, l’intolleranza è il risultato di un pensiero banale e semplicistico, e quindi intrinsecamente errato.
«Una delle cose più dolorose dell’umanità è che coloro che hanno certezze sono stupidi, mentre quelli con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e di indecisioni» Bertrand Russell
L’intolleranza è il risultato di un pensiero banale e semplicistico, e proprio per questo tende a imporsi con la forza.
Il pensiero fanatico però non dipende dalle capacità intellettive, potendosi ritrovare anche in persone dotate di alta cultura.
Deriva piuttosto da una mancanza di empatia e da una scarsa capacità di comprendere le ragioni altrui, e di immedesimarsi negli altri.
Il risultato (evidenziato anche dal “paradosso della tolleranza“)
è che le persone meno empatiche, meno capaci di comprendere gli altri e
le loro ragioni, quindi più intolleranti e fanatiche, sono
anche quelle che riescono ad arrivare ai gradi più alti della società,
grazie proprio alla loro intolleranza, e alla loro tendenza ad imporsi
sugli altri.
E anche grazie alla tendenza a fare branco, che invece le persone empatiche non hanno. Le persone empatiche e ragionevoli infatti tendono a sentirsi vicine a tutti, e non solo al proprio gruppo, o meglio branco, di appartenenza. E tendono inoltre a vivere questa vicinanza in modo dubitativo, complesso, evolutivo, anti-conformista, cioè al contrario di quanto richiesto in un branco.
In questo modo a governare le nostre società di solito sono gli incapaci e gli intolleranti. Il branco di lupi prende il sopravvento sul resto della società.
Se vuoi creare una comunità, e non hai consapevolezza di questo, creerai un branco, una setta, e non una comunità sana.
I progetti di comunità falliscono perchè il branco di lupi prende il sopravvento sul resto della comunità. E le prime vittime dei lupi sono proprio le pecore nere.
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HuffPost Italia “C’è un odio che cova, temo il ritorno alla normalità”. Intervista a Walter Siti Nicola Mirenzi HuffPost Italia10
Si è fatto un discorso: “Hai 73 anni. Sei vecchio. Certo, devi fare tutto quello che ti dicono per non prendere il coronavirus. Per non morire. Però, se dovesse accadere – perché può accadere – considera che quello che dovevi dire più o meno l’hai detto. Quello che dovevi scrivere, bene o male, l’hai scritto. Te ne puoi andare anche senza maledire troppo la sorte”. Walter Siti è uno dei più importanti scrittori e critici letterari italiani. Vive a Milano, nel centro del contagio, in auto-isolamento da giorni. Dice: “Quello che mi preoccupa di più è il sentimento che sta montando nella mente delle persone. Ho paura che quando finirà l’emergenza il rancore, la rabbia, il risentimento, che in questo momento lievitano in silenzio, sottotraccia, esplodano e si riversino contro gli attuali comandanti in capo. È un attimo innescare la dinamica del capro espiatorio. Dire: ‘È tutta colpa vostra se c’è stata una strage’. Oppure: ‘È colpa vostra se ora abbiamo le pezze al culo’. ‘È colpa vostra se non possiamo più andare a lavorare in fabbrica’. Non è detto che accada. Però, se accade, gli scontri a cui assisteremo, la rottura dell’ordine pubblico che vedremo, potrebbe farci pensare agli autunni caldi della nostra storia come dei momenti di relativa calma e serenità”.
Già ora lo stato d’eccezione ha ridotto le nostre libertà. Ovviamente, per proteggerci. E temporaneamente. Ma è un dato che il tabù della società liberale è stato infranto: “Anche la domanda che in una situazione normale è proibita – dice Siti – oggi si ascolta serenamente nel dibattito pubblico: la dittatura decide meglio della democrazia? Quando, meno di un anno fa, Matteo Salvini invocò i pieni poteri, scandalizzò tutti. E giustamente. Oggi, sono molti a dire che servono i pieni poteri per gestire l’emergenza, che non si può concepire l’idea che il capo indichi una direzione e un generale vada dall’altra parte. Non si scandalizza più nessuno. La retorica è: ‘Siamo in guerra’. E in guerra comanda uno solo. La democrazia è sospesa. Ma quello che mi preoccupa davvero è il momento in cui torneremo alla normalità. Per il lavoro che ho fatto sul mio romanzo, Il contagio, ho molti contatti tra i borgatari romani. Parecchi sono di estrema destra. Il sentimento che sta passando è qualcosa tipo: ‘Ora lasciamo stare, ma segniamoci bene i nomi dei traditori, perché poi li andremo a prendere uno per uno’. Pian piano, l’odio sta montando nella testa delle persone. Questo mi preoccupa”.
Tutto nasce dalla nostra illusione più grande, l’idea di aver addomesticato la natura, un tema a cui Siti dedica un intero capitolo del suo ultimo libro, “La natura è innocente. Due vite quasi vere” (Rizzoli).
È un trauma quello che viviamo?
Ci eravamo convinti che la tecnologia sarebbe stata in grado di padroneggiare completamente la natura. Ci siamo sentiti vincitori e abbiamo preso la natura sottogamba. La Singularity University, nella quale insegnano alcune delle menti più brillanti di questo secolo, si era data tra gli obiettivi anche quello di sconfiggere la morte. L’arroganza degli uomini si è spinta sino a credere all’immortalità. Oggi, invece, la natura ci dimostra quanto se ne frega di noi e dei nostri discorsi. Quanto è vasta la nostra impotenza.
Perché lei dice che la natura è innocente?
Perché la natura non è responsabile di ciò che fa. Ogni tanto si scrolla di dosso gli uomini e li stermina sbadatamente. Passa per essere colpevole. Diciamo: “La montagna assassina” quando qualche alpinista cade in un crepaccio. In questi giorni, ho sentito dire in televisione: “Ah, la natura matrigna”. Capitava anche a Giacomo Leopardi di sbagliare. Perché considerare la natura matrigna significa presupporre che la natura possa essere anche madre. Dunque, buona, accogliente, disponibile. Invece, la natura se ne frega semplicemente di noi, dei nostri legami di parentela, delle costruzioni culturali che noi facciamo intorno a essa. È sovranamente indifferente. Un virus passa dagli animali agli uomini e il mondo si deve fermare. Non c’è un piano, una ragione, un’intenzione. È così e basta.
Eppure, non facciamo altro che parlare di cose naturali, bio.
Quando, nelle società occidentali contemporanee, si dice che qualcosa è ‘naturale’ si intende che è indiscutibile, primario, ovvio, semplice. Consideriamo naturale quello che abbiamo sempre fatto e crediamo che sia un nostro diritto, appunto, naturale continuare a farlo. È un abito culturale. Una consuetudine conservatrice. Non ha niente a che fare con la vera natura. Per questo facciamo così fatica a rinunciare al nostro stile di vita, in questi giorni in cui siamo obbligati a rimanere a casa.
Che conseguenze politiche avrà, secondo lei, questa situazione?
Credo che il discorso sovranista e nazionalista si rafforzerà molto. L’espressione ‘prima gli italiani’, che nel mondo di prima era condannatissima, è una frase che ora non scandalizza più nessuno. Chi potrebbe obiettare alla scelta di mettere al primo posto i malati italiani, rispetto ai malati di qualsiasi altra parte del mondo? Se mi avanzano mille respiratori e uno stato straniero me ne chiede cento, io li tengo in magazzino, perché tra poco mi potrebbero servire per curare i miei cittadini. È il modo in cui hanno ragionato tutti gli Stati. La reazione nazionalista è un dato di fatto.
Può esistere un altro tipo di solidarietà, ora?
Questo non lo so. Io osservo che le categorie più fragili (i senzatetto, i carcerati, i migranti) sono dimenticati senza troppo scalpore, nonostante le altamente proclamate intenzioni di solidarietà e il meritorio lavoro dei volontari. Tanto che mi viene da chiedere: che la sinistra sia una postura per gente in salute?
Perché dovrebbe?
Perché è abbastanza facile occuparsi degli ultimi e degli emarginati quando stai bene. Quando ti fermi a parlare con i ragazzi di colore agli angoli della strada, però poi te ne torni nel tuo bel appartamento nel centro di Milano, dove tutto è tranquillo e non corri nessun rischio. Oggi, però, che temi per la tua vita, ed esci con la mascherina per andare in farmacia, all’angolo della strada non vedi più nessuno, e se lo vedi allunghi il passo e vai via.
Dunque, lei risponde sì: la sinistra è una postura?
Non del tutto. Il punto interrogativo è legato al fatto che se in questo momento la sinistra è veramente brava a mettere in discussione i termini delle questioni che c’erano prima, problemi come l’internazionalismo, la globalizzazione, può non essere una posa, anzi.
Lei che cosa ha ridiscusso?
Io ho riflettuto sulla parola Dio. Vedo che c’è gente che prega sui balconi. Al Grande Fratello Vip hanno recitato il Padre Nostro. C’è un gran desiderio di pregare. La preghiera non è una preghiera neutra: è rivolta al Dio cattolico. Ma se uno non non ci crede cosa fa? Si astiene dalla preghiera comune? Può pensare – come io penso – che i valori di solidarietà possono nascere anche al di fuori della morale cattolica? Oppure tutta l’Italia deve riconoscersi per forza in quest’unico credo?
C’è stata però anche una reazione di religione civile: i tricolori appesi al balcone, l’inno nazionale.
Torniamo però al nazionalismo, di cui parlavamo prima. Nessuno ha esposto la bandiera europea, oppure quella dell’Onu.
Bisogna per forza essere nazionalisti per apprezzare la bandiera italiana?
Non necessariamente.
Lei l’ha apprezzata?
Per me che faccio lo scrittore, l’Italia è soprattutto la lingua italiana. Però, in questo momento, con il Paese colpito dal virus, vedere sventolare il tricolore un po’ mi commuove. Dimostra che non non andiamo ognuno per conto proprio, che almeno ci riconosciamo in una comunità
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Siamo manipolati dai media
Non chiamateli più di sinistra
A proposito della dichiarazione di Cannata sugli omossessuali
Commenti su articolo di Yahoo del 23-9-2019
Nuoro, scartata a un colloquio per il colore della pelle
Debora Castellani
Oggi spesso si sente dire” non sono stato assunto perche’ in
su con l’eta’, ormai troppo vecchio”. Storie di tutti I giorni dato che padri di famiglia vengono licenziati dopo trent’anni di lavoro nella stessa azienda. Razzismo?
Lucio
E’ discriminazione pure non assumere una ragazza come barista perchè magari è brutta.Eppure succede. Eppure al bar “funziona più” una barista attraente e avvenente…e quindi?
Io penso che se uno non vuole una persona di colore (per motivi suoi) è libero di non assumerla. Così come può non assumere una che si veste male…o che puzza…o via dicendo
Maurizio
Qualche anno fa mi presento per un colloquio di lavoro in un’azienda e il selezionatore mi dice; guardi mi scuso ma penso ci sia stato un errore, noi non assumiamo più italiani. Dunque erano da denunciare per razzismo…..al contrario lo ho semplicemente mandati affanc……
Deanna Tomba
scusate ma aveva già fatto la cameriera ….erano in 49 ….il matrimonio era uno ,la scelta era tanta e dov’è lo scandalo ….ha fatto percepire la pericolosità del diverso …..ma và
Federico
Con tutto quello che devono sopportare gli italiani che vuoi che sia ..ci sono pensionati che hanno sgobbato una vita ed ora si ritrovano con una pensione da fame tant e che sono costretti ad andare nei mercati a prendersi la roba nei cassonetti …per non parlare dei terremotati mi viene il vomito solo a pensarci che c?� ancora gente che non ha pi� la sua casa …poi arrivano questi qua e cosa fanno ? Lo stato gli passa vitto alloggio 37 ? al giorno e si lamentano pure e sono clandestini perch� non scappano da nessun lager e da nessuna guerra …clandestini non immigrati …gli immigrati eravamo noi che a differenza loro andavamo a lavorare in miniera come in Belgio e nessuno ci passava un #$%$ di niente ..ed ora fa scandalo perch� la povera negretta � stata rifiutata ????? Giusto cos� non c?� lavoro neanche per noi che andassero a fanculo
Aiax
beh ma se ad esempio a me serve una dipendente bianca,italiana,cattolica e tettona ti dico no perche sei nera,musulmana e piatta quaľè il problema? potrò mettere che pare a me in azienda? e sti fazzi….
Lucilla
E CHE PIZZA! UFFA’! Ogni volta, ogni occasione, ogni parola, a triturare con questa storia del razzismo!
PIANTATELA UNA VOLTA PER TUTTE!Quando a subire ben più gravi oltraggi sono gli italiani, le Forze dell’Ordine, gli autisti dei mezzi pubblici e chi più ne ha più ne metta, l’elenco è infinito, NESSUNO SI SCANDALIZZA, SPESSO, GUARDA CASO,I MEDIA NON NE PARLANO!
Ci siamo rotti con quest’incubo del discriminare, anche se io francamente me ne frego, chi assume decide chi prendere, tanto se vuole può trovare un’altro motivo per escludere e poi pensare tutto il peggio degli immigrati, ci manca pure che diventi obbligatorio dare la priorità nelle assunzioni, dopo l’assegnazione degli alloggi popolari, a questa gente!
Luigi
E basta una frase per fare notizia…
In sardegna, se ti comporti a modo, non ti rompe le palle nessuno…e se a Nuoro fai il koglione, e’ meglio che te la dai a gambe..italiano, bianco, nero, grigio..
Almeno li si fanno rispettare.
il solito problema infinito
Se non si sancisce UNA VOLTA PER TUTTE che in Italia, come in Europa e nel mondo, si può entrare con i documenti in regola e per motivi di studio, turismo, lavoro (in questo caso dimostrando di essere in grado di svolgerlo e soprattutto in accordo con le EFFETTIVE necessità del paese ospitante), ecc. non se ne esce. Se si invia il segnale che basta salire su una barca, sia arrivando da soli che accompagnati dalla ong compiacente, per avere diritto automaticamente ad entrare si creano solo illusioni ai disperati! Aggiungo inoltre che tale regola vale x tutti (maggiorenni, minorenni, donne gravide o in menopausa), troppo comodo infarcire il barcone con qualche “caso pietoso” che funge da lasciapassare…
Questi sono i vostri stereotipi ……..
Questi sono i vostri stereotipi. Se sei grassa, bassa, vecchia, magra, se i capelli non ti stanno bene, se hai due peli sulle gambe o un po’ di cellulite, in altre parole se sei una persona normale, a loro non gli sta bene. Per questo non gli credo quando si atteggiano da anti-razzisti. Senza saperlo sono i piu’ razzisti di tutti, solo l’interesse li muove.
E io aggiungo, la difesa di un’ideologia fallita e fallimentare.
“Le ong aiutano i trafficanti, ci sarà un esodo”. L’allarme della Guardia costiera libica
“Con un pieno ritorno delle attività delle ong nel Mediterraneo ci sarà un esodo di migranti verso l’Italia”. Lo dichiara all’AGI il portavoce della Guardia costiera libica, l’ammiraglio Ayoub Qassem. “Il governo italiano – continua – non deve permettere alle persone salvate da queste navi di poter sbarcare perché altrimenti si diffonderà di nuovo la cultura dell’emigrazione verso l’Europa, con evidenti ripercussioni sia sulla Libia che sull’Italia”.
L’ammiraglio dei guardacoste libici denuncia inoltre “la continua interferenza delle ong nelle operazioni di soccorso”. “Non possiamo continuare a fare gare di velocità con le imbarcazioni delle ong. Quando il centro di coordinamento di soccorso riceve la conferma del nostro intervento, non deve permettere ad altri di entrare in azione. Noi non vogliamo scontrarci con le ong”, continua Qassem.
“Le ong favoriscono i trafficanti di essere umani. E abbiamo il sospetto che ottengano ricompense dirette, oltre a quelle indirette, per ogni persona che fanno arrivare in Europa”, ha aggiunto Qassem. “Ogni intervento che fanno loro è per favorire l’immigrazione in Libia dall’Africa subshariana e per avere maggiore peso politico in Europa”, continua l’ufficiale libico. “A questo si aggiunge l’aspetto materiale: non solo aumentano le raccolta dei fondi a proprio favore ma non escludiamo che abbiano finanziamenti direttamente legati ai trafficanti di essere umani”, conclude l’ammiraglio.
[26/02/2024 10:02] : https://t.me/liberAVita/22455
[26/02/2024 10:04] : VIDEO | LA MEDICINA DEL FUTURO: “MED BED” IL LETTINO MEDICO DI TESLA: LA TECNOLOGIA CHE CURERÀ I MALATI ATTRAVERSO LE FREQUENZE
⏺Che cos’è il letto medico di Tesla?
La tecnologia del lettino medico Tesla genera un campo di energia vitale ricostituente per stimolare l’autoriparazione di tutte le cellule.
Non si tratta di normali letti elettrici. Questi letti medici funzionano sulla base della tecnologia quantistica e dell’intelligenza artificiale per guarire il corpo.
I letti medici sono di tre tipi:
-Letto medico di rigenerazione
-Letto medico olografico
-Letto medico di ringiovanimento e regressione
⏺Qual è il principio di funzionamento dei letti medici Tesla?
Il letto medico Tesla funziona secondo il principio della guarigione quantistica. Si tratta di un’apparecchiatura medica portatile e domiciliare che funziona anche in base al principio della guarigione con i cristalli di quarzo.
I letti medici di Tesla funzionano quando due frequenze si allineano in una forma d’onda quadrata con un ciclo di lavoro del 50%. Trattandosi di una macchina AI, non è necessario selezionare la tensione, la corrente elettrica o le forme d’onda, poiché il meccanismo AI è in grado di selezionarle automaticamente.
⏺Come funzionano i letti medici?
Il meccanismo dei letti medici Tesla prevede tre fasi:
-Scansione completa del corpo
-Analisi dettagliata degli eventuali problemi di salute. I problemi di salute si verificano se il potenziale energetico di una cellula diminuisce.
-Trattamento preciso tramite emissione di frequenze
In parole povere, l’energia elettromagnetica potenziale guarisce accuratamente la cellula colpita. Non solo prevedono la causa della condizione medica, ma la affrontano anche in modo non invasivo.
Questi letti medici assomigliano a dispositivi per la TAC o a macchine per la risonanza magnetica. Tutto ciò che si deve fare è sdraiarsi all’interno e ricevere le onde Tesla. Tutto qui! (Outlook)
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