Il frattale, che vedete nell’immagine, è il simbolo del pensiero multiforme. Il suo opposto è il pensiero sempre uguale a se stesso,
tipico di chi ha sempre una risposta pronta, definitiva e tranciante su
ogni fatto. Possiamo invece rappresentare questo tipo di pensiero con due rette parallele.
Chi ha questo pensiero fanatico, da tifoso, non riesce a rendersi conto che invece il proprio pensiero è solo un punto di vista, una visuale sulla realtà.
Il risultato è l’intolleranza verso chiunque esprima un’idea che non rientra nei propri schemi mentali. Paradossalmente, invece, l’intolleranza è il risultato di un pensiero banale e semplicistico, e quindi intrinsecamente errato.
«Una delle cose più dolorose
dell’umanità è che coloro che hanno certezze sono stupidi, mentre quelli
con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e di indecisioni»
Bertrand Russell
L’intolleranza è il risultato di un pensiero banale e semplicistico, e proprio per questo tende a imporsi con la forza.
Il pensiero fanatico però non dipende dalle capacità intellettive, potendosi ritrovare anche in persone dotate di alta cultura.
Deriva piuttosto da una mancanza di empatia e da una scarsa capacità di comprendere le ragioni altrui, e di immedesimarsi negli altri. Il risultato (evidenziato anche dal “paradosso della tolleranza“)
è che le persone meno empatiche, meno capaci di comprendere gli altri e
le loro ragioni, quindi più intolleranti e fanatiche, sono
anche quelle che riescono ad arrivare ai gradi più alti della società,
grazie proprio alla loro intolleranza, e alla loro tendenza ad imporsi
sugli altri.
E anche grazie alla tendenza a fare branco, che invece le persone empatiche non hanno. Le
persone empatiche e ragionevoli infatti tendono a sentirsi vicine a
tutti, e non solo al proprio gruppo, o meglio branco, di appartenenza. E tendono inoltre a vivere questa vicinanza in modo dubitativo, complesso, evolutivo, anti-conformista, cioè al contrario di quanto richiesto in un branco.
Se vuoi creare una comunità, e non hai consapevolezza di questo, creerai un branco, una setta, e non una comunità sana.
I progetti di comunità falliscono perchè il branco di lupi prende il sopravvento sul resto della comunità. E le prime vittime dei lupi sono proprio le pecore nere.
Si è fatto un discorso: “Hai 73 anni. Sei vecchio. Certo, devi fare
tutto quello che ti dicono per non prendere il coronavirus. Per non
morire. Però, se dovesse accadere – perché può accadere – considera che
quello che dovevi dire più o meno l’hai detto. Quello che dovevi
scrivere, bene o male, l’hai scritto. Te ne puoi andare anche senza
maledire troppo la sorte”. Walter Siti è uno dei più importanti
scrittori e critici letterari italiani. Vive a Milano, nel centro del
contagio, in auto-isolamento da giorni. Dice: “Quello che mi preoccupa
di più è il sentimento che sta montando nella mente delle persone. Ho
paura che quando finirà l’emergenza il rancore, la rabbia, il
risentimento, che in questo momento lievitano in silenzio, sottotraccia,
esplodano e si riversino contro gli attuali comandanti in capo. È un
attimo innescare la dinamica del capro espiatorio. Dire: ‘È tutta colpa
vostra se c’è stata una strage’. Oppure: ‘È colpa vostra se ora abbiamo
le pezze al culo’. ‘È colpa vostra se non possiamo più andare a lavorare
in fabbrica’. Non è detto che accada. Però, se accade, gli scontri a
cui assisteremo, la rottura dell’ordine pubblico che vedremo, potrebbe
farci pensare agli autunni caldi della nostra storia come dei momenti di
relativa calma e serenità”.
Già ora lo stato d’eccezione ha
ridotto le nostre libertà. Ovviamente, per proteggerci. E
temporaneamente. Ma è un dato che il tabù della società liberale è stato
infranto: “Anche la domanda che in una situazione normale è proibita –
dice Siti – oggi si ascolta serenamente nel dibattito pubblico: la
dittatura decide meglio della democrazia? Quando, meno di un anno fa,
Matteo Salvini invocò i pieni poteri, scandalizzò tutti. E giustamente.
Oggi, sono molti a dire che servono i pieni poteri per gestire
l’emergenza, che non si può concepire l’idea che il capo indichi una
direzione e un generale vada dall’altra parte. Non si scandalizza più
nessuno. La retorica è: ‘Siamo in guerra’. E in guerra comanda uno solo.
La democrazia è sospesa. Ma quello che mi preoccupa davvero è il
momento in cui torneremo alla normalità. Per il lavoro che ho fatto sul
mio romanzo, Il contagio, ho molti contatti tra i borgatari romani.
Parecchi sono di estrema destra. Il sentimento che sta passando è
qualcosa tipo: ‘Ora lasciamo stare, ma segniamoci bene i nomi dei
traditori, perché poi li andremo a prendere uno per uno’. Pian piano,
l’odio sta montando nella testa delle persone. Questo mi preoccupa”.
Tutto
nasce dalla nostra illusione più grande, l’idea di aver addomesticato
la natura, un tema a cui Siti dedica un intero capitolo del suo ultimo
libro, “La natura è innocente. Due vite quasi vere” (Rizzoli).
È un trauma quello che viviamo?
Ci
eravamo convinti che la tecnologia sarebbe stata in grado di
padroneggiare completamente la natura. Ci siamo sentiti vincitori e
abbiamo preso la natura sottogamba. La Singularity University, nella
quale insegnano alcune delle menti più brillanti di questo secolo, si
era data tra gli obiettivi anche quello di sconfiggere la morte.
L’arroganza degli uomini si è spinta sino a credere all’immortalità.
Oggi, invece, la natura ci dimostra quanto se ne frega di noi e dei
nostri discorsi. Quanto è vasta la nostra impotenza.
Perché lei dice che la natura è innocente?
Perché
la natura non è responsabile di ciò che fa. Ogni tanto si scrolla di
dosso gli uomini e li stermina sbadatamente. Passa per essere colpevole.
Diciamo: “La montagna assassina” quando qualche alpinista cade in un
crepaccio. In questi giorni, ho sentito dire in televisione: “Ah, la
natura matrigna”. Capitava anche a Giacomo Leopardi di sbagliare. Perché
considerare la natura matrigna significa presupporre che la natura
possa essere anche madre. Dunque, buona, accogliente, disponibile.
Invece, la natura se ne frega semplicemente di noi, dei nostri legami di
parentela, delle costruzioni culturali che noi facciamo intorno a essa.
È sovranamente indifferente. Un virus passa dagli animali agli uomini e
il mondo si deve fermare. Non c’è un piano, una ragione, un’intenzione.
È così e basta.
Eppure, non facciamo altro che parlare di cose naturali, bio.
Quando,
nelle società occidentali contemporanee, si dice che qualcosa è
‘naturale’ si intende che è indiscutibile, primario, ovvio, semplice.
Consideriamo naturale quello che abbiamo sempre fatto e crediamo che sia
un nostro diritto, appunto, naturale continuare a farlo. È un abito
culturale. Una consuetudine conservatrice. Non ha niente a che fare con
la vera natura. Per questo facciamo così fatica a rinunciare al nostro
stile di vita, in questi giorni in cui siamo obbligati a rimanere a
casa.
Che conseguenze politiche avrà, secondo lei, questa situazione?
Credo
che il discorso sovranista e nazionalista si rafforzerà molto.
L’espressione ‘prima gli italiani’, che nel mondo di prima era
condannatissima, è una frase che ora non scandalizza più nessuno. Chi
potrebbe obiettare alla scelta di mettere al primo posto i malati
italiani, rispetto ai malati di qualsiasi altra parte del mondo? Se mi
avanzano mille respiratori e uno stato straniero me ne chiede cento, io
li tengo in magazzino, perché tra poco mi potrebbero servire per curare i
miei cittadini. È il modo in cui hanno ragionato tutti gli Stati. La
reazione nazionalista è un dato di fatto.
Può esistere un altro tipo di solidarietà, ora?
Questo
non lo so. Io osservo che le categorie più fragili (i senzatetto, i
carcerati, i migranti) sono dimenticati senza troppo scalpore,
nonostante le altamente proclamate intenzioni di solidarietà e il
meritorio lavoro dei volontari. Tanto che mi viene da chiedere: che la
sinistra sia una postura per gente in salute?
Perché dovrebbe?
Perché
è abbastanza facile occuparsi degli ultimi e degli emarginati quando
stai bene. Quando ti fermi a parlare con i ragazzi di colore agli angoli
della strada, però poi te ne torni nel tuo bel appartamento nel centro
di Milano, dove tutto è tranquillo e non corri nessun rischio. Oggi,
però, che temi per la tua vita, ed esci con la mascherina per andare in
farmacia, all’angolo della strada non vedi più nessuno, e se lo vedi
allunghi il passo e vai via.
Dunque, lei risponde sì: la sinistra è una postura?
Non
del tutto. Il punto interrogativo è legato al fatto che se in questo
momento la sinistra è veramente brava a mettere in discussione i termini
delle questioni che c’erano prima, problemi come l’internazionalismo,
la globalizzazione, può non essere una posa, anzi.
Lei che cosa ha ridiscusso?
Io
ho riflettuto sulla parola Dio. Vedo che c’è gente che prega sui
balconi. Al Grande Fratello Vip hanno recitato il Padre Nostro. C’è un
gran desiderio di pregare. La preghiera non è una preghiera neutra: è
rivolta al Dio cattolico. Ma se uno non non ci crede cosa fa? Si astiene
dalla preghiera comune? Può pensare – come io penso – che i valori di
solidarietà possono nascere anche al di fuori della morale cattolica?
Oppure tutta l’Italia deve riconoscersi per forza in quest’unico credo?
C’è stata però anche una reazione di religione civile: i tricolori appesi al balcone, l’inno nazionale.
Torniamo però al nazionalismo, di cui parlavamo prima. Nessuno ha esposto la bandiera europea, oppure quella dell’Onu.
Bisogna per forza essere nazionalisti per apprezzare la bandiera italiana?
Non necessariamente.
Lei l’ha apprezzata?
Per me che faccio lo scrittore, l’Italia è soprattutto la lingua italiana. Però, in questo momento, con il Paese colpito dal virus, vedere sventolare il tricolore un po’ mi commuove. Dimostra che non non andiamo ognuno per conto proprio, che almeno ci riconosciamo in una comunità
RIPORTO UN ARTICOLO NON MIO DI CUI NON RICORDO L’AUTORE
Io ho parenti totalmente indottrinati, qualsiasi cosa sia contro quello che dicono i loro partiti politici, anche se l’argomento non partiva dalla politica lo avvertono come un attacco alla loro idea dominante, di conseguenza si urtano e si infuriano se osi contestarlo…proprio come fossero credi religiosi, nessuna differenza, si blocca proprio la capacita’ di riflettere. Comunque io penso di aver già capito, oggi ci indottrinano tramite media e manipolazione nello stesso tempo investono su genetica e robot per poterci sostituire, per rendere superfluo l’essere umano e un giorno e avere il controllo “totale” del proprio patrimonio mondiale, Bill Gates è riempito di fondi su questa attività di ricerca genetica e Google che si copra un azienda di robot ? le cose sono sotto i nostri occhi basta vederle… quindi si per ora ci strumentalizzano ma nel frattempo si lavora per costruire il sogno del capitalismo, fatto di bestiame…i micro chip in Svezia sotto pelle sono uno degli esempi, ma anche l’immigrazione voluta a tutti i costi per rendere tutti senza storia, cultura, cosa è ? se non un bisogno di controllo e di una visione mondiale ? …il MES fondo salva stati che toglie diritti alla nazione per poi pagare secondo voi cosa è ? non è forse questo…togliere il concetto di stato perchè troppo fastidioso come vuole il neoliberismo cosa è?, il politica correct che decidono cosa è giusto e cosa è sbagliato di quello che devi pensare cosa è ? devo andare avanti ? è troppo evidente per che studia da vicino il caso, ovviamente se ne parli sei un complottista, perchè chi non la pensa con il pensiero unico è un eretico , e viene brutalizzato con parole chiave che bloccano il suo giudizio, basta leggere Orwell 1984 …xD i super capitalisti a mio avviso stanno facendo una cosa scontatissima, perchè loro pensano sempre a se stessi e al potere che non vogliono perdere , ed oggi il problema è difenderlo e farlo durare niente di piu semplice. se lo capiamo tutti li buttiamo in mezzo al mare a sti deficienti cosi ce li togliamo dalle palle…se le persone capissero che siamo noi che cuciniamo per questi idioti, siamo noi che li curiamo in ospedale, siamo noi che costruiamo palazzi per loro, che facciamo le guerre per loro , finché hanno bisogno di noi siamo ancora i piu forti.
– In Svezia non puoi più dire lui o lei ai bambini, ma usare un pronome neutro. Non devono avere consapevolezza del loro genere.
Per favore, non chiamate più i partiti cosiddetti di sinistra ” progressisti ” … La sinistra è morta e sepolta, questi partiti sono derivazioni dei poteri delle élites finanziarie sovranazionali e delle grandi banche… Non si può continuare a nominarli in questo modo, visto che sono l’esatto contrario del progresso, se lo intendiamo come miglioramento dei diritti sociali, della democrazia e di una economia dal volto umano… Draghi, Prodi, Napolitano e consimili, vi sembrano progressisti??? A me pare una bestemmia…
Non è questione di cattiveria gratuita, come ingenuamente scrive qualche utente. Certo, Cannata avrebbe potuto usare parole differenti e fare un discorso elaborato, ma nella sostanza ha pienamente ragione. Il problema non sono tanto gli omosessuali in sè, ma l’ideologia gender, i deviati LGBT che usando “Rendere accettabile l’inaccettabile finestra di Overton” tentano di far accettare alla massa (come vediamo in vari commenti di minus-habens che si atteggiano a progressisti ed inteliGGGenti) bestialità antiumane: Utero in affitto con annessa compravendita di bambini; vendita di ovuli; genitore 1-2 con abolizione di mamma e papà, parole che secondo loro ledono i diritti delle associazioni LGBT; sdoganamento della pedofilia che vorrebbero far passare come “orientamento sessuale”; già in alcuni paesi (Inghilterra) utilizzano la castrazione chimica con potenti farmaci ormonali usati di solito contro il cancro per orientare a loro piacimento il sesso dei bambini anche contro la volontà dei genitori. Ricordo Bibbiano, dove una delle “protagoniste” che toglievano i bambini alle famiglie era una lesbica LGBT (non che tutte le lesbiche siano così, una parte sono contro e sanno benissimo che i LGBT sfruttano la figura femminile e ne fanno abuso, ma guarda caso sono discriminate). Questi deviati vogliono provocare una sessualizzazione precocissima dei bambini bypassando la volontà dei genitori, vogliono introdurre una figura definita +- consulente amichevole particolare, chiaramente usato per “indirizzare” i bambini. Secondo la LGBT, Desmond Napoles, 11 anni – diventato famoso dopo una marcia gay – è un “performer drag, modello editoriale, oratore pubblico, fondatore della sua drag house, stilista, musa e icona”, e si esibisce in locali gay, davanti gay festanti che gli tirano monetine. Poi c’è Queen Lactatia (bambino diventato bambina), drag queen di 8 anni, usato e abusato in tv. Gender/LGBT e pedofilia vanno sempre a braccetto. E che dire di questa famiglia arcobaleno: Stephan Gaeth e Wyley Simpson, lui è gay, lei donna in fase di transizione per diventare uomo. In questa fase è rimasta incinta, quindi in futuro il nascituro non avrà mamma, ma 2 “padri”. E ci sono stati molti altri casi, tipo donna che porta avanti la gravidanza per il figlio, che è contemporaneamente madre e nonna della bimba, inoltre c’è da dire che uno dei suoi due padri è anche suo fratello, l’altro suo padre è anche suo zio e la sua zia è allo stesso tempo anche sua madre. Una femminista di quelle squilibrate (fortunatamente altre la pensano in modo differente, tanto che una femminista radicale in UK è stata arrestata per aver dato dell’uomo ad un trans) si è chiesta: “Perché solo la donna deve soffrire e sobbarcarsi la gravidanza? E’ una discriminazione, quindi facciamo l’ectogenesi per generare i bambini fuori dall’utero materno”. E non sono casi isolati, è proprio la loro ideologia, che pian pano (Overton) sarà sempre più palese, che vuole distruggere la famiglia tradizionale. Secondo i deviati non esistono uomo e donna, ma dipende dall’educazione, e la gente nel corso della vita ha diritto di cambiare genere come e quando gli pare, e oltre a gay, lesbica, transessuale, si può essere agender, poligender, ambigender, cisgender, genderfluid e via dicendo. Al momento si contano 56 tipologie di gender. Qualunque persona normale (quindi escludiamo pidioti et similia) si rende conto che siamo davanti ad una deriva pericolosissima per il genere umano. Nel video Parcello Pamio spiega benissimo la gravissima situazione. Sul suo canale ci sono altri video sull’argomento. y.tbe: DALL’IDEOLOGIA DI GENERE AL TRANSUMANO E POSTUMANO. Web: Rendere accettabile l’inaccettabile – finestra di Overton MIRJAM HEINE: ” LA PEDOFILIA E’ UN ORIENTAMENTO SESSUALE NATURALE”
Nuoro, scartata a un colloquio per il colore della pelle
Debora Castellani
Oggi spesso si sente dire” non sono stato assunto perche’ in
su con l’eta’, ormai troppo vecchio”. Storie di tutti I giorni dato che padri di famiglia vengono licenziati dopo trent’anni di lavoro nella stessa azienda. Razzismo?
Lucio
E’ discriminazione pure non assumere una ragazza come barista perchè magari è brutta.Eppure succede. Eppure al bar “funziona più” una barista attraente e avvenente…e quindi?
Io penso che se uno non vuole una persona di colore (per motivi suoi) è libero di non assumerla. Così come può non assumere una che si veste male…o che puzza…o via dicendo
Maurizio
Qualche anno fa mi presento per un colloquio di lavoro in un’azienda e il selezionatore mi dice; guardi mi scuso ma penso ci sia stato un errore, noi non assumiamo più italiani. Dunque erano da denunciare per razzismo…..al contrario lo ho semplicemente mandati affanc……
Deanna Tomba
scusate ma aveva già fatto la cameriera ….erano in 49 ….il matrimonio era uno ,la scelta era tanta e dov’è lo scandalo ….ha fatto percepire la pericolosità del diverso …..ma và
Federico
Con tutto quello che devono sopportare gli italiani che vuoi che sia ..ci sono pensionati che hanno sgobbato una vita ed ora si ritrovano con una pensione da fame tant e che sono costretti ad andare nei mercati a prendersi la roba nei cassonetti …per non parlare dei terremotati mi viene il vomito solo a pensarci che c?� ancora gente che non ha pi� la sua casa …poi arrivano questi qua e cosa fanno ? Lo stato gli passa vitto alloggio 37 ? al giorno e si lamentano pure e sono clandestini perch� non scappano da nessun lager e da nessuna guerra …clandestini non immigrati …gli immigrati eravamo noi che a differenza loro andavamo a lavorare in miniera come in Belgio e nessuno ci passava un #$%$ di niente ..ed ora fa scandalo perch� la povera negretta � stata rifiutata ????? Giusto cos� non c?� lavoro neanche per noi che andassero a fanculo
Aiax
beh ma se ad esempio a me serve una dipendente bianca,italiana,cattolica e tettona ti dico no perche sei nera,musulmana e piatta quaľè il problema? potrò mettere che pare a me in azienda? e sti fazzi….
Lucilla
E CHE PIZZA! UFFA’! Ogni volta, ogni occasione, ogni parola, a triturare con questa storia del razzismo!
PIANTATELA UNA VOLTA PER TUTTE!Quando a subire ben più gravi oltraggi sono gli italiani, le Forze dell’Ordine, gli autisti dei mezzi pubblici e chi più ne ha più ne metta, l’elenco è infinito, NESSUNO SI SCANDALIZZA, SPESSO, GUARDA CASO,I MEDIA NON NE PARLANO!
Ci siamo rotti con quest’incubo del discriminare, anche se io francamente me ne frego, chi assume decide chi prendere, tanto se vuole può trovare un’altro motivo per escludere e poi pensare tutto il peggio degli immigrati, ci manca pure che diventi obbligatorio dare la priorità nelle assunzioni, dopo l’assegnazione degli alloggi popolari, a questa gente!
Luigi
Il privato è il privato. In certi ambienti non si possono assumere indiani e pakistani. Le esigenze sono le più varie. Talvolta se sono tutte donne non si DEVE assumere una moto bella..crea problemi
Renato
Ma per favore..ormai usano questo stratagemma per avere agevolazioni…
E basta una frase per fare notizia…
In sardegna, se ti comporti a modo, non ti rompe le palle nessuno…e se a Nuoro fai il koglione, e’ meglio che te la dai a gambe..italiano, bianco, nero, grigio..
Almeno li si fanno rispettare.
Danilo
Fate un giro negli uffici pubblica amministrazione. Se nn e discriminazione quella. Quando la mia ditta ha chiuao x recessione ho impiegato 2 mesi a trovare un posto di lavoro. Prendevano prima gli inglesi. La trovo una cosa normale, nn discriminazione.
Giò
Inventatene un’ altra . Non aveva i requisiti e stop . E’ pieno di cameriere di colore , in giro e nessuno si turba ….
Se non si sancisce UNA VOLTA PER TUTTE che in Italia, come in Europa e nel mondo, si può entrare con i documenti in regola e per motivi di studio, turismo, lavoro (in questo caso dimostrando di essere in grado di svolgerlo e soprattutto in accordo con le EFFETTIVE necessità del paese ospitante), ecc. non se ne esce. Se si invia il segnale che basta salire su una barca, sia arrivando da soli che accompagnati dalla ong compiacente, per avere diritto automaticamente ad entrare si creano solo illusioni ai disperati! Aggiungo inoltre che tale regola vale x tutti (maggiorenni, minorenni, donne gravide o in menopausa), troppo comodo infarcire il barcone con qualche “caso pietoso” che funge da lasciapassare…
Questi sono i vostri stereotipi. Se sei grassa, bassa, vecchia, magra, se i capelli non ti stanno bene, se hai due peli sulle gambe o un po’ di cellulite, in altre parole se sei una persona normale, a loro non gli sta bene. Per questo non gli credo quando si atteggiano da anti-razzisti. Senza saperlo sono i piu’ razzisti di tutti, solo l’interesse li muove.
E io aggiungo, la difesa di un’ideologia fallita e fallimentare.
“Con un pieno ritorno delle attività delle ong nel Mediterraneo ci sarà un esodo di migranti verso l’Italia”. Lo dichiara all’AGI il portavoce della Guardia costiera libica, l’ammiraglio Ayoub Qassem. “Il governo italiano – continua – non deve permettere alle persone salvate da queste navi di poter sbarcare perché altrimenti si diffonderà di nuovo la cultura dell’emigrazione verso l’Europa, con evidenti ripercussioni sia sulla Libia che sull’Italia”.
L’ammiraglio dei guardacoste libici denuncia inoltre “la continua interferenza delle ong nelle operazioni di soccorso”. “Non possiamo continuare a fare gare di velocità con le imbarcazioni delle ong. Quando il centro di coordinamento di soccorso riceve la conferma del nostro intervento, non deve permettere ad altri di entrare in azione. Noi non vogliamo scontrarci con le ong”, continua Qassem.
“Le ong favoriscono i trafficanti di essere umani. E abbiamo il sospetto che ottengano ricompense dirette, oltre a quelle indirette, per ogni persona che fanno arrivare in Europa”, ha aggiunto Qassem. “Ogni intervento che fanno loro è per favorire l’immigrazione in Libia dall’Africa subshariana e per avere maggiore peso politico in Europa”, continua l’ufficiale libico. “A questo si aggiunge l’aspetto materiale: non solo aumentano le raccolta dei fondi a proprio favore ma non escludiamo che abbiano finanziamenti direttamente legati ai trafficanti di essere umani”, conclude l’ammiraglio.
OVVERO «La riprova che ” vi fottono con i NOMI… perché non avete i CONCETTI “! »…
In Austria i “sovranisti di estrema destra”… son più liberisti di Monti, ma in compenso più stronzi e più IGNORANTI. In Spagna idem.
In Italia la “SOVRANISTA” Lega ed il “SOVRANISTA” M5S sono dei poveri ignoranti incapaci di pulirsi anche il c…o, in preda ai mercati finanziari speculativi, in parte per loro intrinseca pochezza assoluta professionale/umana/politica, in parte perché agiscono volontariamente da servi di infimo livello, che eseguono ordini senza neppure capire il disegno COMPLESSIVO…
VOI, DI “SOVRANITÀ” e “NAZIONALISMO” e “GLOBALISMO”
” “NUN C’AVETE CAPITO ‘N KAZZO”. Papale papale… Fatevi tradurre dal Romanesco…
Riprendiamo dall’ABC. I concetti MINIMI di base. Quelli che troppo spesso si danno per scontati… e invece non son scontati affatto.
“il Potere viene conferito dalla massa solo a ciò che la massa TEME”
Chiaro?
SOVRANISMO
Il “SOVRANISMO” è un diritto primario INALIENABILE Naturale dell’INDIVIDUO. (Stirner e altri Anarchici come Proudhon lo hanno ben capito, anche perché il termine Sovranismo lo ha coniato Proudhon! Assieme ai termini “Anarchia” e “Federalismo”, e NON a caso…).
RIPETETE 5000 VOLTE:
«Il “SOVRANISMO” è un diritto primario INALIENABILE Naturale dell’INDIVIDUO.» Non ha nulla a che fare con la “POLITICA”, è un concetto di Filosofia Naturale, cioè “PRE-POLITICO”
Diritto naturale DELL’INDIVIDUO! Esistente PRIMA del concetto di POLIS!
L’individuo liberamente forma/sceglie un gruppo che si dà regole, e l’individuo è sempre libero di restare nel gruppo di cui condivide le regole oppure di crearsene un altro, o ancora di stare solo, se non vuole accettare quelle regole!
Perché la sola Autorità riconosciuta dall’Individuo, è.… l’Individuo stesso, con le sue scelte Responsabili, che pesano solo sulle SUE spalle. Lui sceglie, e lui subisce le conseguenze delle sue scelte, senza pesare su nessun altro. PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ.
Se vuole i vantaggi di un gruppo, ne accetta le regole CONDIVISE IN LIBERA ACCETTAZIONE, ed i doveri connessi, altrimenti si ritira e usa le SUE regole, subendone le conseguenze nel bene e nel male!
La Autonomia assoluta da tutto e tutti implica ovviamente anche svantaggi, perché si rinuncia alle azioni di mutuo aiuto e difesa… se si è capaci di farlo e lo si reputa conveniente.
La Natura da sola trova equilibrio fra Autonomia e Cooperazione.
La “Competizione” in Natura è ridotta al minimo. Questo è un concetto mai abbastanza sottolineato.
Al contrario di quel che vi insegnano… SULLA TERRA LE POPOLAZIONI NATURALI VIVONO AL 95% PER COOPERAZIONE, E MENO DEL 5% PER COMPETIZONE. Verificate. VERIFICATELO. Fate questa verifica di persona, per esercizio.
L’Individuo ha, come UNICA AUTORITÀ sé stesso e, SECONDARIAMENTE, la Sua Comunità, per Amore, Libera scelta sempre revocabile! Mai per imposizione o per sottomettere altri!
Esattamente come difende la sua Compagna/compagno/figli/famiglia/affetti. Per SCELTA.
Funzionano solo i “matrimoni d’amore”, non quelli forzati!
Ovviamente l’Individuo, siccome verifica OGNI giorno il valore EFFETTIVO e dimostrato sul campo, dei valori della SUA comunità, rispetta TUTTE le altre Comunità, perché riconosce LORO il reciproco diritto di darsi le LORO regole e di difendere i LORO valori. Come specchio del SUO diritto!
La reciprocità fra Comunità è diretta conseguenza della natura comune di DIRITTO alla autodeterminazione, pur nelle differenze di strutturazione interna.
Siccome l’individuo è SALDO nella sua IDENTITÀ, allora è nella condizione di apprezzare e valutare con rispetto le IDENTITÀ ALTRUI.
“Se so CHI SONO, non ho problemi a confrontarmi per valutare pregi e difetti in me e negli altri…”
CHI, invece, è incerto e debole nella propria identità, vivrà TUTTE le altre identità come minaccia o mistero, diventando aggressivo e intollerante verso la diversità. ERGO:
« Individuo ben saldo nella propria Identità = Individuo non aggressivo verso la diversità! »
Sia chiaro che il TRIBALISMO, invece, è incompatibile con il SOVRANISMO!!!
Il “tribale” rispetta SOLO la sua tribù e fuori da essa vede solo “nemici”.
Il “Sovranista” rispetta TUTTE le Comunità, perché in OGNI Comunità vede il riflesso del SUO diritto a formarsi una Comunità Libera ed autodeterminata! Magari non ne apprezza alcune, ma le RISPETTA, perché analogo e speculare RISPETTO pretende per la propria! Chiaro adesso?
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NAZIONALISMO
Il “NAZIONALISMO” è quella particolare forma autoritaria e dispotica per cui uno Stato Centrale IMPONE con la FORZA alle Comunità locali di “unirsi”. Con la FORZA!
Vedasi la costituzione di stato nazionale italiana, ad esempio, con le annessioni forzate dei Savoia.
Altroché “glorioso Risorgimento”!!! Carlo Cattaneo se ne rese ben conto…
Ma non divago: andate a studiarVi le sue considerazioni sullo Stato Invasore italiano!
Il NAZIONALISMO è una forma dispotica e tirannica in cui solo Tiranni di QUELLO stato hanno il diritto di opprimere e sfruttare gli SCHIAVI di quello stato. Una sorta di Feudalesimo senza imperatore… in cui i signorotti locali esercitano la tirannia su una porzione di territorio detta “Nazione”, senza alcun rispetto per le Comunità Autodeterminate.
«La Nazione è un carcere LOCALE.»
I tiranni e gli oppressori dominanti hanno ogni diritto sul “bestiame a due zampe” di quello stato, ma devono rispettare il fatto che negli altri Stati, ALTRI tiranni han quel diritto e loro no…
Gli accordi fra Stati sottostanno a due regole, SEMPLICI:
1) Se uno dei due stati è DEBOLE, lo stato forte sfrutta, OLTRE ai suoi cittadini, ANCHE, e ancor di più, quelli dello stato debole.
I TIRANNELLI LOCALI capiscono che il più forte va riverito, e cedono i diritti di sfruttamento al più forte, tenendo per sé diritti secondari di sfruttamento.
Esempio: USA e Italia. Comandano gli USA, ma i governati italiani possono sfruttare il bestiame locale…
2) Se entrambi gli Stati son FORTI, si mettono d’accordo per fottere stati più deboli, sempre con la semplice regola che “i miei cittadini son schiavi di serie A, e quelli delle nazioni più deboli di serie B, quindi più duramente sfruttabili”.
Esempio: Yalta e la divisione del mondo in due blocchi: quello Usa e quello Sovietico. Oppure la attuale partizione mondiale Usa-Cina-Russia-India…
Il Nazionalismo inventa un fantasma detto “Cultura nazionale” (con bandiera e tutti i simboli da religione dogmatica) e in nome di quel fantasma si cerca di massacrare tutti quelli che non si inchinano a quell’idolo inumano, uniformandosi e cancellando le proprie individualità culturali.
Le prime vittime son quindi le VERE culture, quelle Comunitarie! Infiniti gli esempi. Cercateli da soli, per esercizio. Un aiuto: scomparsa dei dialetti e della tradizione culturale in dialetto…
Esempio… la cultura “Italiana” dal 1862 in poi… NON esiste una cultura “Italiana”!
Esiste l’insieme ricchissimo delle culture LOCALI, che hanno valore Universale proprio perché diverse fra loro e capaci di rispecchiare differenti approcci umani alla complessità della differenziazione in Natura!
Pirandello sarebbe “Italiano”? NO. È siciliano ed Universale, ma NON “italiano”. Pasolini? Sciascia? Svevo? Cattaneo? Longanesi? Rigoni Stern?
Le vere CULTURE sono sempre e solo COMUNITARIE e le eventuali mescolanze o influenze fra Comunità diverse sono liberamente sviluppate per adesione spontanea ed ammirazione spontanea. Mai imposte dall’alto! Pensate, nel passato, a Federico I di Svevia, re “Cristiano”, che ammirava e coltivava amicizie fra i Mori ed i Musulmani, per ammirazione verso la loro cultura… ma ben difendendo la PROPRIA! E al tempo stesso detestava i Franchi, considerati ignoranti, gretti, sporchi, beceri… ma dovette partecipare, controvoglia, alla Sesta Crociata, fatta solo per evitare gli effetti nefasti della scomunica papale… Ma, da Uomo Saggio, combatté pochissimo e tesse relazioni diplomatiche di ogni tipo, facendo ben capire agli Arabi, che lo apprezzavano, la sua posizione in bilico… Di fatto ottenne tutto quel che il Papa voleva, ma senza spargere una sola goccia di sangue…
Ogni Comunità liberamente indaga la “diversità” delle altre Comunità, e liberamente ne integra parti e tendenze, sempre con perfetta sintesi nella matrice culturale PROPRIA!
La Cultura inter-Comunitaria è un LIBERO atto di Amore. Condiviso senza identificazione! NON annulla la cultura di origine, ma la integra, allargandosi e fortificandosi in identità!
MAI DISCONOSCE LA IDENTITÀ ORIGINARIA, MA LA AMPLIA, RENDEDOLA PIU’ FORTE E SICURA, PERCHÈ PIU’ ARMONICA E “CONSOLIDATA NELLA FORGIATURA ESEGUITA DAL CONFRONTO”!
Il confronto, anche in modo duro, porta ad elaborare nuove posizioni apprezzabili, ma sempre rivedibili. E porta arricchimento ed evoluzione per libero allargamento della visuale dei membri delle singole comunità. Convinti, mai forzati!
Pensateci… è come per gli sport di squadra. Il VERO “sportivo”, che gioca in una squadra, apprezza i rivali di valore che incontra. Non DIVENTA dell’altra squadra, resta della propria, ma non per questo odia o non apprezza il buon gioco fatto dagli avversari! Solo il “tifoso” è incapace di apprezzare il buon gioco in sé, a prescindere se sia praticato dalla propria squadra o da qualsiasi altra squadra, anche animosamente avversata in campo…
LA IDENTITÀ – SALDA, FORTE, SVILUPPATA, ARMONICA – MIGLIORA I RAPPORTI CON ALTRE IDENTITÀ, MICA LI PEGGIORA!
Se sei saldo e fiero della Tua Comunità, cioè forte e sicuro della Tua Identità, sei nelle condizioni adatte MIGLIORI per valutare, ed eventualmente ammirare ed ASSIMILARE, aspetti di VALORE delle ALTRE Comunità vicine, con cui si viene a contatto.
Tutto ciò permette di scoprire in cosa, le altre Comunità, convergono e/o divergono dalla TUA, scegliendo liberamente se accettare delle modifiche perché valide, oppure non accettarle e proporre il TUO modello alla Comunità vicina, riconosciuta come DEGNA e RISPETTABILE.
Tale Comunità, in libero confronto, analizzerà ciò che TU testimoni applicandolo nella vita reale, e liberamente deciderà se questi valori testimoniati, piacciono o no, possono esser utili a loro, o no…
Li adotterà o li rigetterà o parzialmente li userà, per libera scelta. Perché CONVENIENTI e utili e apprezzabili. Senza temere di “perdere la propria Cultura”!!!
Questa, se ci pensate, è la differenza classica fra Tradizionalismo e Conservatorismo.
Il Tradizionalismo conserva quel che, del passato, funziona bene ancora oggi e lo integra con il nuovo, ma senza tradirlo. Se usi passati non passano l’esame OGGI, vengono dismessi.
Il Conservatorismo è dogmatico, e individua come “buono” solo ciò che è VECCHIO e come “male” tutto ciò che è NUOVO… La frase tipica del Conservatore è “Abbiamo sempre fatto così, quindi continueremo così!”.
Il Tradizionalismo è EVOLUTIVO, il Conservatorismo no!
Ma lo STATO NAZIONALE impedisce queste connessioni libere, spontanee fra Comunità autodeterminate! Perché se le permettesse cadrebbe, per reazione avversa interna. Perchè risulterebbe evidente a TUTTI che lo Sato Nazionale esiste solo perchè soggioga ciò che è diverso.
Perché, se una Comunità scopre che le altre Comunità – magari NON dello stesso stato!!! – sono rispettabili e per qualche verso ammirevoli, o comunque vicine e condivisibili PIU’ del modello imposto STATALE, centrale…
poi c’è il SERIO RISCHIO, per il POTERE, che i cittadini di quelle Comunità decidano liberamente di accordarsi fra loro, SALTANDO LA AUTORITÀ STATALE, IMPOSTA DALL’ALTO!
E MAGARI DECIDANO, quegli stessi cittadini, ANCHE DI FUORIUSCIRE DALLO STATO-CENTRALE, IMPOSTO, PER ADERIRE AD UNA LIBERA CONFEDERAZIONE FRA PARI COMUNITÀ!!!
E SCOPRANO L’ACQUA CALDA: CHE LO STATO ESIGE SOTTOMISSIONE E NON DÀ NULLA IN CAMBIO.
E magari succede anche che gli stessi cittadini si rifiutino di fare guerra fra loro, se appartenenti a due stati diversi…
E si rifiutino di sfruttare il cittadino di altre Comunità, solo perché sottoposti ad un differente Stato!
Si veda Tirolo, o Altopiano di Asiago, nella prima guerra mondiale… O Val d’Aosta nella seconda…MA GLI ESEMPI SONO INFINITI.
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GLOBALISMO
Il “GLOBALISMO” è la forma raffinata, estrema E DEL TUTTO DISUMANIZZATA, del “NAZIONALISMO”.
Per la Finanza Globale (unico collante di questa degenerazione tumorale!), a-culturale ed a-umana, anche gli steccati delle singole Nazioni, sono ancora troppo “individualizzanti” e quindi creano resistenze contro il controllo globale, indifferenziato…
LE MASSE SON CONTROLLABILI SOLO SE DEL TUTTO OMOGENEIZZATE, PRIVE TOTALMENTE DI IDENTITÀ CULTURALE, ALIENATE, SRADICATE E FORMATE DA INDIVIDUI PRIVI DI LEGAMI SVILUPPATI IN SECOLI DI CONVIVENZA COMUNE.
ERGO si deve creare una unica massa omogenea, indifferenziata di “zombies sradicati”, senza alcun legame comunitario o di fratellanza basata sull’aver elaborato assieme modelli di convivenza provati sul campo e resilienti. Bisogna avere una sola “popolazione di bestiame alienato” uniformata totalmente in tutto il GLOBO.
Masse senza identità alcuna, che vestano uguali, mangino uguali, lavorino alle stesse condizioni miserabili per le stesse aziende globali che prendono tutta la loro vita, dalla nascita alla morte.
I concetti di CULTURA comunitaria e perfino di “Pseudo-CULTURA nazionale” devono essere distrutti, cancellati… Tipo “Uomo nuovo” del Maoismo, della Unione Sovietica, dei Khmer rossi di Pol Pot…
“1984” di G.Orwell o “Il Mondo Nuovo” di A.Huxley e tutte le distopie simili han ben narrato cosa sia il Globalismo…
«La Globalizzazione è un carcere GLOBALE.»
Meccanismo degenerativo, contrario alle leggi di Madre Natura ed alla specializzazione e differenziazione che rende resiliente e capace di Evoluzione il mondo Naturale…
Nazionalismo e globalismo sono modelli ANTI-Naturali, come il tumore…
Organismi impazziti autoreferenziali, che si distaccano dalla interconnessione delle energie sottili delle Leggi Naturali…
Interconnessione che funziona solo NELLA DIVERSITÀ! E PROPRIO GRAZIE ALLA DIVERSITÀ!
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RICAPITOLANDO: un “DODECALOGO SOVRANISTA”:
GLI UOMINI SONO TUTTI DIVERSI.
RENDERLI UGUALI PER FORZATURA È LA PEGGIORE DELLE TIRANNIE ANTIUMANE IMMAGINABILI!
IO SONO UN ESSERE UNICO, SOVRANO PER DIRITTO NATURALE.
LA SOVRANITÀ ASSOLUTA È UNA MIA PREROGATIVA MAI ALIENABILE, ANCHE SE IO VOLESSI ALIENARLA!
SU DI ME, E SUL GRUPPO A CUI VOGLIO LIBERAMENTE ADERIRE DECIDO IO E SOLTANTO IO. NESSUN ALTRO.
SE NON ACCETTO LE REGOLE DI UN GRUPPO NE ESCO, E ME NE FACCIO UN ALTRO, OPPURE ADERISCO AD UNO ESISTENTE (SE MI ACCETTANO E SE IO RISPETTO LE LORO REGOLE!).
OPPURE STO DA SOLO. CON LE CONSEGUENZE DEL CASO.
IN OGNI CASO SCELGO PER LIBERA VOLONTÀ. NON PER IMPOSIZIONE ESTERNA. NESSUNA AUTORITÀ MI IMPONE MAI NULLA.
ANARCHIA COME STRUTTURA INTRINSECA ALLA LEGGE NATURALE.
IO SONO “SOVRANO” E MI RICONOSCO SOLO IN COMUNITÀ LIBERE, IN CUI TUTTI I MEMBRI ACCETTANO REGOLE COMUNI PER ATTO LIBERO, DI “AMORE” E DI CONVINZIONE INTERIORE PROFONDA.
SE, E QUANDO, DELEGO ALCUNE FUNZIONI DI AMMINISTRAZIONE (Giustizia, Difesa, Uso della forza per fermare chi nuoce e difenderci), LO FACCIO SEMPRE E SOLO RISERVANDO A ME IL DIRITTO DI RITIRARE QUESTE DELEGHE QUANDO E COME VOGLIO, E IL DIRITTO DI PUNIRE SEVERAMENTE IL DELEGATO CHE NE ABBIA ABUSATO!
IL RAPPRESENTANTE-SERVITORE DELEGATO DEVE VIVERE ED AGIRE CON LA PISTOLA DEL CITTADINO SOVRANO PUNTATA SEMPRE ALLA TEMPIA, 24 ORE AL GIORNO!
TUTTO CIO’ SI CHIAMA “SOVRANISMO“. TUTTO IL RESTO è MERDA. NON è SOVRANISMO. CAPITO LEGAIOLI MINCHIONI E GRULLINI DEL CAZZO?
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P.S.: per quelli PARTICOLARMENTE duri di comprendonio, aggiungo questa postilla.
A ME NON CAMBIA NULLA SE, AD OPPRIMERMI, SIA:
DIRETTAMENTE LA FINANZA NEOLIBERISTA GLOBALE
oppure
IL GOVERNO NAZIONALE, COME TRAMITE DELLA FINANZA GLOBALE!
IO VOGLIO LA MIA SOVRANITÀ E LA MIA LIBERA COMUNITÀ AUTONOMA, che penserà -ESSA! CON I MECCANISMI COMUNITARI INTERNI! – con chi e come FEDERARSI per vivere in Dignità, Pace e Prosperità.
CREANDO, E/O ANNULLANDO, DI GIORNO IN GIORNO, ALLEANZE, TRATTATI E CONFEDERAZIONI CON LE ALTRE LIBERE COMUNITÀ!
IN PARI DIGNITÀ ED IN TOTALE RECIPROCO RICONOSCIMENTO DI AUTODETERMINAZIONE!
Ma se VOI, per VOSTRO limite evolutivo intrinseco, NON riuscite ad immaginare un’esistenza SENZA padroni, allora sceglietevi il VOSTRO padrone, il VOSTRO carcere, e viveteci VOI!
E non ROMPETE IL CAZZO A ME ED ALLA MIA LIBERA COMUNITÀ!
OPPURE PREPARATEVI ALLA MIA REAZIONE BRUTALE, DI LEGITTIMA, DOVEROSA DIFESA!
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